Separazione:
addebito al marito che tradisce, anche se lei lascia la casa
Per la
Cassazione la causa della rottura della coppia è la relazione extraconiugale
che giustifica l'allontanamento dalla casa familiare
Lui tradisce e lei va via di casa? La separazione va
addebitata al marito perché è sua la responsabilità della rottura della vita
matrimoniale a causa della relazione extraconiugale. Lo ha stabilito la Cassazione
con la recente sentenza n. 7469/2017 (qui sotto allegata) respingendo il
ricorso di un uomo che si opponeva all'addebito della separazione a suo carico, insistendo
sull'abbandono della casa coniugale da parte dell'ex moglie e dunque sulla sua
violazione del dovere di coabitazione.
Ma a nulla valgono le doglianze dell'uomo, giacchè
egli trascura un particolare importante, ossia il fatto che l'allontanamento
dalla casa familiare da parte della ex era legato alla scoperta della relazione
da lui intrattenuta con un'altra, la vera ragione della fine del rapporto.
Ciò giustifica pertanto, afferma la prima sezione
civile, in accordo con quanto stabilito dal giudice d'appello, l'abbandono
del tetto coniugale, in quanto "effetto della frattura dell'unione già
verificatasi".
In quest'ottica, concludono gli Ermellini rigettando
il ricorso, la corte di merito ha correttamente escluso la responsabilità della
donna per il fallimento del matrimonio, osservando che l'allontanamento
della stessa dalla casa coniugale "non costituiva violazione del dovere di
coabitazione, essendo stato determinato dalla scoperta di una relazione
intrapresa dall'uomo con un'altra donna, e individuando proprio in tale
circostanza la causa dei litigi tra i coniugi e dell'irreversibile crisi del
nucleo familiare, con la conseguente addebitabilità della separazione al
ricorrente".
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